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Firma Digitale

In fase di rinnovo della smart card, ottengo un messaggio di dover aggiornare la Microsoft Virtual Machine. Cosa devo fare?

Se il vostro computer ha Windows 98 e non avete mai effettuato aggiornamenti su Windows Update, è il momento di farlo!!!
La nuova versione della Java Virtual Machine di Microsoft viene distribuita solamente tramite il servizio di aggiornamento Windows Update.
<ol>
<li>Cliccare sul pulsante Start e selezionare Windows Update in alto;
<li>Si apre il sito Microsoft degli aggiornamenti; può essere presentato un avviso di protezione per il "Windows Update Control": accettare l'installazione premendo su "Sì";
<li>Cliccare su Analizza e proponi aggiornamenti
<li>Cliccare su "Verifica e installa aggiornamenti" e poi sul bottone "Installa";
<li>Accettare il contratto Microsoft e attendere il termine dell'operazione, che si concluderà con la richiesta di riavvio del sistema.
</ol>
In alcuni casi è possibile che si debbano rimuovere degli aggiornamenti che devono essere eseguiti separatamente da tutti gli altri: in tal caso il sito Microsoft avverte con un messaggio specifico.<br>
<br>
A causa di alcune beghe legali con la Sun, Microsoft è stata costretta a rimuovere la sua Java Virtual Machine dal corredo di Windows XP, per cui chi ha appena acquistato un PC con Windows XP Service Pack 1 potrebbe non avere installata alcuna Java Virtual Machine.<br>
In tal caso occorre scaricare la ancora reperibile Virtual Machine Microsoft con uno dei collegamenti disponibili a <a href="http://java-virtual-machine.net/download.html" target=_blank>QUESTO SITO</a> (in inglese).

Ho ricevuto la smart card che mi ha richiesto il mio commercialista, come devo fare per cambiare il PIN?

Le smart-card che vengono ottenute attraverso una delega conferita al proprio consulente (c.d. <b>procedura post-card</b>) sono protette da un PIN (Personal Identification Number) costituito dalle ultime 5 (cinque) cifre del codice di revoca, contenuto all’interno di una busta che viene consegnata insieme al manuale operativo.<br>
Considerato che le smart-card a 32K (quelle il cui identificativo inizia con 1202 …e successivi), vengono, invece, inizializzate per la successiva fase di rilascio con l’impostazione del PIN a 6 (sei) cifre è necessario, pertanto, cambiare il PIN portandolo ad almeno sei cifre.<br>
Pertanto, la prima operazione che il titolare della smart-card dovrà compiere una volta entrato in possesso della smart card è il cambio PIN, che potrà essere effettuato con il software di firma denominato Di.Ke.<br>
Una volta lanciato il software, dai comandi STRUMENTI > Cambio PIN sarà possibile cambiare il PIN portandolo da 5 a 6/8 cifre. Come? Digitando nella prima casella le ultime cinque cifre del codice di revoca contenuto all’interno della busta e nelle altre due il nuovo PIN composto di un minimo di 6 fino ad un massimo di 8 cifre.<br>
Si deve tener presente che il PIN potrà essere <b>esclusivamente numerico</b>.

Quale procedimento devo seguire per cambiare il PIN di una smart card e quanti tentativi di accesso casuale si possono fare?

Per modificare il PIN segreto (Personal Identification Number) di una smart card è necessario lanciare il software Di.Ke., inserire la smart-card inserita nel lettore, scegliere la funzione relativa (menu <i>Strumenti > Cambio PIN</i>) oppure clic sull’icona corrispondente). <br>
Digitare, in successione nei tre campi, il PIN corrente da modificare e due volte quello nuovo. <br>
Il PIN deve essere numerico; la sua lunghezza può variare all'interno di un intervallo dipendente dal tipo di smart card (rivolgersi al proprio fornitore di smart card per ottenere questa informazione). <br>
Per le smart-card rilasciate da InfoCamere il PIN varia da <b>un minimo di sei ad un massimo di otto cifre</b>.<br>
La carta è protetta da tentativi multipli di accesso casuale. Se si digita il PIN in modo errato per un determinato numero di volte consecutive, la smart card viene bloccata permanentemente e diventa inutilizzabile.<br>
Se la smart card è del tipo SysGillo CryptoSmartCardE4H, il blocco non è permanente; la carta può essere recuperata tramite lo sblocco del codice segreto PUK. <br>
Per informazioni sull'operazione di sblocco visitare la pagina Internet <i>www.card.infocamere.it/servizi/gestione.htm </i><br>
Il numero di tentativi permesso prima del blocco dipende dal tipo di smart card utilizzata: <br>
<ul>
<li> se la smart card è del tipo SysGillo CryptoSmartCardE16 (numero di serie che comincia con 1201) il numero di tentativi permesso è 7; <br>
<li> se la smart card è del tipo SysGillo CryptoSmartCardE4H (numero di serie che comincia con 1202 … e successivi) il numero di tentativi permesso è 3; <br>
<li> se la smart card è del tipo GemPlus il numero di tentativi permesso è 3; <br>
<li> se la smart card è del tipo Oberthur il numero di tentativi permesso è 5. <br>
</ul>

Quali certificati sono contenuti all’interno di un dispositivo di firma digitale?

I dispositivi di firma digitale possono essere rilasciati con due diversi tipi di certificati:<br><ul>
<li> un <b>certificato di sottoscrizione</b>, che consente all’utente che ne è titolare di firmare digitalmente un documento;<br>
<li> un <b>certificato di autenticazione</b>, che consente all’utente che ne è titolare di essere riconosciuto e abilitato a servizi offerti su reti Internet / Intranet, oppure di firmare un messaggio di posta elettronica. <br></ul>
Per ottenere questo secondo tipo di certificato è necessario avere un indirizzo di posta elettronica.<br>
E’ bene tener presente che per firmare digitalmente un documento è sufficiente avere il solo certificato di sottoscrizione.

Quanto durano i certificati contenuti nei dispositivi di firma digitale?

Novità di assoluto rilievo sono state introdotte dal D.P.R. n. 137/2003 in materia di validità dei certificati.<br>
La precedente versione del T.U. sulla documentazione amministrativa (<b>D.P.R. n. 445/2000</b>) prevedeva, infatti, che la validità del certificato non dovesse superare i tre anni (art. 22, comma 1, lett. f).<br>
Le regole tecniche approvate con D.P.C.M. 8 febbraio 1999 prescrivevano all’art. 60 che si dovessero apporre periodicamente le marche temporali per assicurare la validità del documento dopo il termine di scadenza.<br>
Per effetto delle modifiche apportate dal <b>D.P.R. n. 137/2003</b>, la norma che prevedeva la durata della validità dei certificati è stata eliminata. <br>
Bisogna, tuttavia, aspettare le nuove regole tecniche per sapere come il legislatore ha risolto il problema, legato alla possibilità che l'aumento di potenza dei sistemi di elaborazione renda vulnerabili in poco tempo le chiavi di cifratura.<br>
In ogni caso,i dispositivi di firma digitale rilasciati dall’Ente Certificatore InfoCamere hanno ancora la <b>validità di due anni</b>. <br>

Cosa si intende per “Marcatura temporale” di un documento e come si esegue?

Con questa operazione si applicano ad un documento una data e un'ora certe e immodificabili (validazione temporale). <br>
Per effettuare la marcatura temporale di un documento è indispensabile il collegamento Internet attivo. <br>
Si dovrà scegliere il file che si intende marcare (dal menu File > Apri oppure clic sull’icona corrispondente), selezionandolo dalla lista composta in base al formato impostato (pdf, tiff, txt, etc.). <br>
Possono essere marcati solo i files cui è associata almeno una firma digitale, e quindi con estensione finale <b>.p7m</b>.<br>
Una volta aperto il file che si intende marcare, si dovrà passare alla funzione di marcatura (dal menu Modifica > Marca oppure clic sull’icona corrispondente).<br>
A questo punto verrà richiesta la directory in cui salvare il file marcato. <br>
Se l’operazione va a buon fine, comparirà la maschera di conferma con gli estremi della marca temporale.<br>
Il file finale ( .p7m originale + marca temporale) avrà l'estensione <b>.m7m</b>. <br>

Come faccio a sapere se un documento è stato firmato e come posso verificare le firme eventualmente apposte?

Dopo aver lanciato Di.Ke, si dovrà scegliere il file che si intende verificare (dal menu File > Apri oppure clic sull’icona corrispondente), selezionandolo dalla lista composta in base al formato impostato (doc, pdf, tiff, etc.). <br>
I files ai quali sono già associate una o più firme digitali sono contrassegnati da un’icona raffigurante una chiave. <br>
All’apertura del file, nella finestra immediatamente sovrastante appaiono automaticamente gli estremi dei titolari delle firme digitali apposte sul documento, a partire dall’ultima in ordine temporale. <br>

Sono un legale rappresentante di una società e non ho ancora la smart-card. Cosa devo fare per ottenerla?

Per ottenere il dispositivo di firma (smart-card) è necessario rivolgersi, esibendo un valido documento di identità o di riconoscimento, ad uno dei seguenti uffici:<br><ul>
<li> direttamente ad uno qualsiasi degli Uffici di registrazione istituiti presso le Camere di Commercio; oppure<br>
<li> ad un Ufficio di registrazione esterno alla Camera di Commercio, situato presso un professionista / società di consulenza / Agenzia, ecc, che si servano, al riguardo, di una delle Convenzioni stipulate tra InfoCamere e gli Ordini professionali o Associazioni di categoria; oppure<br>
<li> ad un incaricato della sola Registrazione per conto dell’Ufficio di registrazione della Camera di Commercio (Studio notarile, Commercialista, Associazione di categoria, Agenzia, ecc.) che abbia sottoscritto un apposito mandato con la Camera di Commercio. <br></ul>
Attualmente sono possibili due procedure di rilascio delle smart card: <br><ol>
<li> con modalità <b>ready-card</b>,
<li> con modalità <b>post-card</b>. <br>
La prima modalità si riscontra quando l’utente si presenta direttamente ad uno sportello di registrazione per richiedere personalmente la smart-card; la seconda modalità si ha, invece, quando un terza persona (in genere un professionista: commercialista, notaio, agenzia, ecc.), previa sottoscrizione di un apposito mandato con la Camera di Commercio, richiede i dispositivi di firma per i propri clienti, compilando, per ognuno, un’apposita scheda di registrazione. <br>

La smart-card è legata al soggetto o all’impresa. Una stessa persona che è legale rappresentante di più società deve avere una smart-card per ogni società?

La firma digitale è l’equivalente elettronico di una tradizionale firma autografa apposta su carta.<br>
La smart-card, che non è altro che lo strumento che permette di apporre la firma digitale, è <b>nominativa e quindi legata al soggetto intestatario</b>, il quale può con la stessa sottoscrivere qualsiasi atto o documento elettronico. <br>
Pertanto, per il legale rappresentante firmatario di più società sarà sufficiente avere <b>una sola smart card </b>con la quale poter firmare tutti gli atti e documenti riguardanti qualsiasi società da lui rappresentata.<br>

Che cos'è il PUK della Smart Card?

Il PUK (PIN Unlocking Key) è il codice utilizzato per sbloccare una Smart Card in caso di inserimento errato del pin per più volte. Tale sblocco non è possibile con tutte le Smart Card (vedi FAQ <i>Quale procedimento devo seguire per cambiare il PIN di una smart card e quanti tentativi di accesso casuale si possono fare?"</i>).<br>
Il PUK è costituito dalle ultime 8 (otto) cifre del codice di revoca contenuto nella busta segreta consegnata insieme alla Smart Card in fase di rilascio.



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