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COMMERCIO - RIFERIMENTI NORMATIVI - LEGISLAZIONE REGIONALE





APPENDICE NORMATIVA
LA LEGISLAZIONE REGIONALE SUL COMMERCIO AL DETTAGLIO

REGIONE ABRUZZO

. REGIONE ABRUZZO - L.R. 9 agosto 1999, n. 62: Indirizzi programmatici e criteri per l'insediamento delle attività di vendita al dettaglio su aree private in sede fissa a norma del D.Lgs. 31.3.98, n. 114. (Legge abrogata dall'art. 149 della L.R. 16 luglio 2008, n. 11)

. REGIONE ABRUZZO - L.R. 23 dicembre 1999, n. 135: Norme e modalità di esercizio del commercio al dettaglio su aree pubbliche nel territorio della Regione Abruzzo a norma del Titolo X del D.Lgs. 31.3.1998, n. 114.

. REGIONE ABRUZZO - L.R. 16 luglio 2008, n. 11 : Nuove norme in materia di commercio.


REGIONE BASILICATA

. REGIONE BASILICATA - L.R. 20 luglio 1999, n. 19: Disciplina del commercio al dettaglio su aree private in sede fissa e su aree pubbliche.


REGIONE CALABRIA

. REGIONE CALABRIA - L.R. 11 giungo 1999, n. 17: Direttive regionali in materia di commercio in sede fissa.

. REGIONE CALABRIA - L.R. 11 giungo 1999, n. 18: Disciplina delle funzioni attribuite alla Regione in materia di commercio su aree pubbliche.


REGIONE CAMPANIA

. REGIONE CAMPANIA - L.R. 7 gennaio 2000, n. 1: Direttive regionali in materia di distribuzione commerciale. (Abrogata dall'art. 64 della L.R. 9 gennaio 2014, n. 1).

. REGIONE CAMPANIA - L.R. 9 gennaio 2014, n. 1: Nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale.

. REGIONE CAMPANIA - Decreto dirigenziale n. 55 del 7 febbraio 2014: Legge regionale n. 1/2014 - approvazione modulistica relativa alle attività commerciali.


. Se vuoi scaricare la modulistica, clicca QUI.


REGIONE EMILIA ROMAGNA

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - L.R. 25 giugno 1999, n. 12: Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114. (Testo coordinato con le modifiche apportate dalla L.R. 24 maggio 2013, n. 4).

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - L.R. 5 luglio 1999, n. 14: Norme per la disciplina del commercio in sede fissa in attuazione del D. Lgs 31 marzo 1998, n. 114.

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - L.R. 21 maggio 2007, n. 6: Disposizioni in materia di distribuzione commerciale.

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - L.R. 29 dicembre 2009, n. 26: Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna.

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - Delibera della Giunta Regionale n. 485 del 22 aprile 2013: Modifiche all'Allegato alla Deliberazione 1368/1999 recante "Disposizioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche in attuazione della L.R. 25 giugno 1999, n. 12".

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - L.R. 24 maggio 2013, n. 4: Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica. modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999, n. 12 (Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), alla legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (Disciplina dell'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) e alla legge regionale 10 febbraio 2011, n. 1 (presentazione del documento unico di regolarità contributiva da parte degli operatori del commercio sulle aree pubbliche).

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 giugno 2013, n. 844: Legge regionale 4/2013. Individuazione delle caratteristiche e delle modalità di richiesta del tesserino degli hobbisti. Definizione delle comunicazioni annuali alla Regione.

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 luglio 2014, n. 1199: L.R. 12/99 - Commercio su aree pubbliche - Disposizioni transitorie per l'anno 2015.

. REGIONE EMILIA ROMAGNA - LEGGE REGIONALE 30 luglio 2015, n. 15: Norme di semplificazione della disciplina regionale in materia di commercio. Modifiche alle leggi regionali n. 17 del 2014, n. 12 del 1999, n. 1 del 2011, n. 14 del 1999 e n. 14 del 2003..

Con L.R. n. 15 del 30 luglio 2015, pubblicata sul B.U. n. 189 del 30 luglio 2015, la Regione Emilia Romagna ha introdotto alcune semplificazioni nei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni in vari settori del commercio: distribuzione di carburanti per autotrazione, commercio su aree pubbliche, commercio in forma hobbistica, commercio in sede fissa e somministrazione di alimenti e bevande.
Per quanto riguarda specificatamente il settore del commercio in sede fissa la semplificazione riguarda la vendita di merci ingombranti, limitata ai seguenti prodotti: autoveicoli, motoveicoli, natanti e relativi accessori; legnami; materiali per l’edilizia; mobili; veicoli e mezzi a motore per utilizzo agricolo.
Viene stabilito che l’esercizio della vendita esclusiva di merci ingombranti è assoggettato al rispetto dei requisiti previsti dalla normativa statale e regionale, nonché dei regolamenti comunali.
Si specifica che ai fini dell’individuazione del regime abilitativo per detta attività la relativa superficie di vendita dell’esercizio è calcolata nella misura di un decimo quando questa non sia superiore a 1.500 mq. nei comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti e a 2.500 mq. nei restanti comuni. Per superfici eccedenti questi limiti dimensionali la superficie di vendita è computata nella misura di un decimo fino ai predetti limiti e di un quarto per la parte eccedente.
Con l’introduzione di queste semplificazioni vengono di conseguenza ridimensionati gli standard di parcheggio privato al servizio delle relative medie e grandi strutture di vendita.


REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

. REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA - L.R. 5 dicembre 2005, n. 29: Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 16 gennaio 2002, n. 2 "Disciplina organica del turismo". (Testo coordinato con le modifiche apportate, da ultimo, dalle LL.RR. n. 12/2010 e n. 17/2010).

. REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA - Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Commerio e Pari Opportunità - Circolare del 25 ottobre 2010, Prot. n. 0017617/P-/COM-4 (29/05/PQ): Le innovazioni alla disciplina organica del commercio di cui alla legge regionale n. 29/2005 – Nota esplicativa.


REGIONE LAZIO

. REGIONE LAZIO - L.R. 18 novembre 1999, n. 33: Disciplina relativa al settore commercio.


REGIONE LIGURIA

. REGIONE LIGURIA - L.R. 3 gennaio 2007, n. 1 : Testo unico in materia di commercio.

. REGIONE LIGURIA - L.R. 12 agosto 2011, n. 23: Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo unico in materia di commercio) anche in attuazione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno.

. REGIONE LIGURIA - L.R. 4 ottobre 2011, n. 26: Modifica alla legge regionale 12 agosto 2011, n. 23 (Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo unico in materia di commercio) anche in attuazione della direttiva n. 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno).


REGIONE LOMBARDIA

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 21 marzo 2000, n. 15: Norme in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in attuazione del d.lgs. n. 114/98 e "Primi indirizzi regionali di programmazione del commercio al dettaglio su aree pubbliche". (Abrogata dall'art. 155 della L.R. 2 febbraio 2010, n. 6).

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 3 marzo 2000, n. 22: Attuazione dell'art. 15 (Vendite straordinarie) del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 "Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4 della legge 15 marzo 1997, n. 59". (Abrogata dall'art. 155 della L.R. 2 febbraio 2010, n. 6).

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 31 marzo 2008, n. 8: Normativa in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche. (Abrogata dall'art. 155 della L.R. 2 febbraio 2010, n. 6).

. REGIONE LOMBARDIA - Deliberazione della Giunta regionale 3 dicembre 2008, n. 8/8570: Determinzioni in merito all'individuazione delle aree mercatali e fieristiche (art. 4, comma 2, L.R. n. 15/2000).

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 29 giugno 2009, n. 9: Modifica a leggi regionali e altre disposizioni in materia di attività commerciali. (Abrogata dall'art. 155 della L.R. 2 febbraio 2010, n. 6).

. REGIONE LOMBARDIA - Deliberazione della Giunta regionale 25 novembre 2009, n. 8/10615: Secondo provvedimento attuativo dell'art. 4 della L.R. n. 15/2000 in materia di disciplina del commercio al dettaglio su aree pubbliche. Modifiche e integrazioni alla D.G.R. n. 8570/08.

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 2 febbraio 2010, n. 6: Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere.

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 21 febbraio 2011 n. 3: Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative – Collegato ordinamentale 2011. Art. 23.

Con l'articolo 23 della L.R. 3/2011 sono state apportate modifiche ad alcuni articoli della L.R. n. 2 febbraio 2010, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere), anche per adeguare la normativa al D. Lgs. 59/2010.
Le principali modifiche riguardano gli articoli:
• 5, sui "Distretti del Commercio";
• 16, con l’aggiunta, al comma 2, della lett. g-bis) riportante la definizione di "attrezzature" per il commercio su aree pubbliche;
• 20, recante i requisiti per lo svolgimento del commercio e della somministrazione;
• 21, con la sostituzione dei commi 3 e 4 e la modifica dei commi 6 e 9, 24, con la sostituzione del comma 1; 25, commi 3 e 4 e 27, con la sostituzione dei commi 6 e 7 e l’aggiunta del comma 7-bis, in materia di esercizio del commercio su aree pubbliche. Con le modifiche apportate all’art. 27 è stata finalmente effettuata "l'armonizzazione" con il contrasto dovuto alla diversa sanzione per il medesimo comportamento per esercizio abusivo previsto dall'articolo 33 comma 1;
• 33, con la modifica dei commi 1, 2, 4 e 5, in materia di sanzioni;
• 65, con la sostituzione dell’intero articolo, recante norme in materia di requisiti morali per l'esercizio dell'attività di somministrazione;
• 66, con la sostituzione del comma 1, in materia di requisiti professionali, chiarendo che gli stessi devono essere posseduti anche in capo a coloro che esercitano l'attività di somministrazione anche a favore di una cerchia ristretta di persone.

. REGIONE LOMBARDIA - L.R. 22 novembre 2011, n. 19: Modifiche alla legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere).

. Se vuoi scaricare il CODICE DEL COMMERCIO - Testo coordinato delle leggi e degli atti amministrativi vigenti nella Regione LOMBARDIA, clicca QUI.

. REGIONE LOMBARDIA - D.G.R. 26 ottobre 2012, n. IX/4345: Applicazione dell’art. 31, comma 2 del d.l. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito con legge 22 dicembre 2011 n. 214 e del decreto legislativo 6 agosto 2012 n. 147 concernenti le liberalizzazioni in materia di commercio.


REGIONE MARCHE

. REGIONE MARCHE - L.R. 4 ottobre 1999, n. 26: Norme ed indirizzi per il settore del commercio. (Legge abrogata dall'art. 100 della L.R. n. 27 del 10 novembre 2009 - In vigore dal 28 novembre 2009).

. REGIONE MARCHE - L.R. 29 aprile 2008, n. 8: Interventi di sostegno e promozione del commercio equo e solidale.

. REGIONE MARCHE - L.R. 10 novembre 2009, n. 27: Testo Unico in materia di Commercio. (Testo coordinato con le modifiche apportate, da ultimo dalle LL.RR. 15 novembre 2010, n. 16 e 28 dicembre 2010, n. 20).

. REGIONE MARCHE - Circolare del 25 novembre 2009, Prot. 669269: L.R. n. 27/09 – Testo Unico in materia di commercio - Prime indicazioni in materia di deroghe settimanali e festive.

. REGIONE MARCHE - Circolare del 4 dicembre 2009, Prot. 688328: L.R. n. 27/09 – Testo Unico in materia di commercio - Chiarimenti concernente l’applicazione della normativa.

. REGIONE MARCHE - L.R. 15 novembre 2010, n. 16: Assestamento del Bilancio 2010. Art. 24.

. REGIONE MARCHE - REGOLAMENTO REGIONALE 27 giugno 2011, n. 4: Disciplina del Commercio su aree pubbliche in attuazione del Titolo II, Capo II, della Legge regionale 10 novembre 2009, n. 27 (Testo unico in materia di commercio). (Regolamento abrogato dal Regolamento Regionale 4 dicembre 2015, n. 8).

. REGIONE MARCHE - REGOLAMENTO REGIONALE 4 dicembre 2015, n. 8: Disciplina delle attività di commercio su aree pubbliche, in attuazione del Titolo II, Capo II, della legge regionale 10 novembre 2009, n. 27.


REGIONE MOLISE

. REGIONE MOLISE - L.R. 27 settembre 1999, n. 33: Disciplina regionale del commercio in attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114, recante: "Riforma della disciplina relativa al Settore del Commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4 della Legge 18 marzo 1997, n. 59".


REGIONE PIEMONTE

. REGIONE PIEMONTE - L.R. 12 novembre 1999, n. 28: Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114. (Testo coordinato con le LL.RR. 30 dicembre 2003, n. 37; 18 ottobre 2004, n. 27; 28 febbraio 2005, n. 4)

. REGIONE PIEMONTE - Circolare del 13 maggio 2011, Prot. 0003728/DB1701 - Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 - Articolo 71, comma 6 - Requisiti professionali per il commercio di prodotti alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande - Indicazioni interpretative.

. REGIONE PIEMONTE - L.R. 27 luglio 2011, n. 13: Disposizioni urgenti in materia di commercio.

. REGIONE PIEMONTE - REGIONE PIEMONTE - Deliberazione Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 40-2947: Legge regionale 28/1999, art. 14, c. 2 come sostituito dall'art. 6 della L.R. 13/2011. Fissazione delle date di inizio delle vendite di fine stagione ed indicazioni attuative.

. REGIONE PIEMONTE - Deliberazione della Giunta Regionale 31 luglio 2015, n. 24-1951: Disciplina del corso di formazione professionale per l'esercizio di un'attivita' di commercio al dettaglio relativa al settore merceologico alimentare e di un'attivita' di somministrazione di alimenti e bevande. Revoca D.G.R. n. 13-2089 del 24/05/2011.

. REGIONE PIEMONTE - Deliberazione della Giunta Regionale 31 luglio 2015, n. 25-1952: Disciplina del corso di formazione obbligatorio di aggiornamento professionale, per ciascun triennio, rivolto ai titolari di esercizio in attivita', o loro delegati del comparto della somministrazione di alimenti e bevande. Revoca della D.G.R. n. 103-12937 del 21/12/2009.

. REGIONE PIEMONTE - Decreto del Presidente della Giunta regionale 9 novembre 2015, n. 6/R: Regolamento regionale recante: “Disciplina dei criteri e delle modalità relativi alle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi per l’esercizio dell’attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche in attuazione dell’articolo 10 della legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte)”.

. REGIONE PIEMONTE - Direzione competitività del Sistema Regionale - Settore commercio e terziario - Circolare del 4 maggio 2016, Prot. 8094/A1903A: Commercio su area pubblica. Bandi di assegnazione dei posteggi su area pubblica secondo l'intesa in dara 5 luglio 2012 e adempimenti comunali preliminari. Indicazioni.


REGIONE PUGLIA

. REGIONE PUGLIA - L.R. 24 luglio 2001, n. 18: Disciplina del commercio su aree pubbliche. (Legge abrogata dall'art. 63 della L.R. 16 aprile 2015, n. 24).

. REGIONE PUGLIA - L.R. 1 agosto 2003, n. 11 : Nuova disciplina del commercio. (Legge abrogata dall'art. 63 della L.R. 16 aprile 2015, n. 24).

. REGIONE PUGLIA - L.R. 7 maggio 2008, n. 5: Modifiche e integrazioni alla legge regionale 1 agosto 2003, n. 11 (Nuova disciplina del commercio) - B.U.R.P. n. 76 del 14 maggio 2008.

. REGIONE PUGLIA - Regolamento Regionale 28 aprile 2009, n. 7: Requisiti e procedure per l'insediamento di medie e grandi strutture di vendita.

. REGIONE PUGLIA - Determinazione del Dirigente Servizio Attività Economiche - Consumatori n. 98 del 25 marzo 2011: L.R. 11/2003 e regolamenti regionali n. 7/2009 e n. 3/2011 - Approvazione modulistica.

. REGIONE PUGLIA - Regolamento Regionale 6 giugno 2011, n. 11: Regolamento attuativo L.R. 1° agosto 2003, n. 11 e R.R. 11 marzo 2011, n. 3 - Modalità di organizzazione, durata e materie dei corsi professionali.

. REGIONE PUGLIA - LEGGE REGIONALE 16 aprile 2015, n. 24: Codice del commercio.


REGIONE SARDEGNA

. REGIONE SARDEGNA - L.R. 25 febbraio 2005, n. 5: Disposizioni urgenti in materia di commercio.

. REGIONE SARDEGNA - L.R. 18 maggio 2006, n. 5: Disciplina generale delle attività commerciali.


REGIONE SICILIA

. REGIONE SICILIA - L.R. 22 dicembre 1999, n. 28: Riforma della disciplina del commercio.


REGIONE TOSCANA

. REGIONE TOSCANA - L.R. 7 febbraio 2005, n. 28: Codice del Commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti.

. REGIONE TOSCANA - L.R. 5 giugno 2007, n. 34: Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).

. REGIONE TOSCANA - L.R. 12 novembre 2007, n. 55: Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).
(N.B. Nel file viene riportato anche il testo aggiornato della L.R. n. 28/2005).



. Se vuoi consultare "Il Codice del Commercio della Regione Toscana" con note e commenti di esperti del settore, edito da UnionCamere Toscana, clicca QUI.


. REGIONE TOSCANA - Decreto del Presidente della Giunta regionale 1 aprile 2009, n. 15/R: Regolamento di attuazione della legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del commercio. Testo Unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).

. REGIONE TOSCANA - L.R. 17 luglio 2009, n. 38: Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del commercio. Testo unico in materia di commercio, in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).

. REGIONE TOSCANA - L.R. 17 luglio 2009, n. 38: Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (In calce viene riportato anche il testo della L.R. n. 28/2005 coordinato con tutte le modifiche apportate dalle leggi regionali successive).

. REGIONE TOSCANA - L.R. 28 novembre 2011, n. 63: Disposizioni in materia di outlet ed obbligo di regolarità contributiva nel settore del commercio sulle aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del Commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).

. REGIONE TOSCANA - L.R. 3 aprile 2014, n. 19: Disposizioni sui controlli in materia di commercio su aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005. n. 28 (Codice del Commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti).


REGIONE UMBRIA

. REGIONE UMBRIA - L.R. 3 agosto 1999, n. 24 : Disposizioni in materia di commercio in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.

. REGIONE UMBRIA – L.R. del 2 marzo 1999, n. 3: Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi del sistema regionale e locale delle Autonomie dell'Umbria in attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59 e del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Artt. 28 - 45.

. REGIONE UMBRIA - L.R. 20 gennaio 2000, n. 6: Disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.


Dalla Regione Umbria in arrivo TESTO UNICO - Molte le novità per una maggiore semplificazione e innovazione

Queste le principali novità

Centri Commerciali Naturali e Centri storici
La nuova disciplina rimanda ad un atto di Giunta per la puntuale definizione del concetto giuridico di Centro Commerciale Naturale quale strumento strategico volto a rafforzare le attività commerciali presenti nei centri storici e/o le reti di impresa nel contesto dei QSV.
É prevista inoltre la possibilità di attivare sperimentazioni di semplificazione amministrativa atte a facilitare l'insediamento di imprese commerciali nei centri storici. Dedicato al tema della valorizzazione dei così detti "negozi storici" è l'art. 21 del testo, per quelle attività commerciali che costituiscono testimonianza storica, artistica e culturale del nostro territorio.

Negli esercizi commerciali non alimentari si dà spazio alla ristorazione
Gli esercizi del solo settore non alimentare possono destinare, senza modificare la categoria di appartenenza, una parte della superficie di vendita, fino al tre per cento, e comunque non superiore a duecentocinquanta metri quadrati della superficie di vendita medesima, ai prodotti del settore alimentare strettamente funzionali al completamento dell'offerta.

Liberalizzazione indiretta dei saldi e misure a tutela del consumatore
La disciplina delle vendite di liquidazione, promozionali e di fine stagione (saldi) semplificando le relative procedure ed eliminando i limiti temporali entro cui effettuare tali vendite straordinarie favorirà un migliore servizio ai consumatori. Introdotta l'obbligatorietà dell'esposizione degli orari e dei prezzi con il dettaglio del prezzo iniziale, finale e dello sconto, inoltre vengono definite le sanzioni per i commercianti che trasgrediscono a tale obbligo.

Risorse per danni subiti a causa di opere pubbliche
Saranno individuate, nel Piano triennale di indirizzo strategico del commercio, le specifiche misure di intervento rivolte alle attività commerciali a risarcimento dei danni subiti a causa dell'esecuzione di opere e lavori pubblici, a cui possono accedere i Comuni che prevedono analoghe forme di sostegno in compartecipazione finalizzate ala copertura di almeno il 30% delle somme richieste dalle imprese interessate.

Contributi
Previsto lo snellimento delle procedure, la Giunta regionale individuerà, nel Piano triennale di indirizzo strategico del commercio, le specifiche misure di intervento, con l'indicazione delle relative risorse e adotterà i criteri e le modalità per la concessione dei singoli contributi attraverso iniziative proprie od anche avvalendosi dei comuni, singoli o associati tra loro, dei CAT e dei Consorzi fidi.

Ingrosso e dettaglio
Nel nuovo testo unico si precisa che sarà possibile esercitare nella stessa sede sia la tipologia di commercio al dettaglio che quello all'ingrosso e, nel caso di concomitanza, la disciplina autorizzatoria applicata sarà quella riferita al settore del dettaglio.

Definizione di Polo commerciale
Esso è ricondotto tra le forme integrate di commercio, inteso quale aggregazione volontaria di attività commerciali caratterizzata da iniziative ed eventi comuni, e quindi superando le censure che indicavano la necessità di superare una inutile duplicazione di titoli autorizzatori.

Commercio su aree pubbliche
Semplificato il procedimento di regolarizzare della propria posizione (entro tre mesi) senza più la sospensione immediata dell'autorizzazione. Ciò sarà possibile attraverso la condivisione di dati tra gli stessi Comuni, l'Inps e l'INAIL mediante l'uso della banca dati SUAPE.

Fiere e Mercati
Le manifestazioni vengono inserite nel calendario regionale con il principio del silenzio assenso qualora non si abbia ricevuto diverso comunicazione nei 30 giorni successivi alla richiesta di domanda. Nello stesso calendario regionale verranno poi inserite, con procedura informatica, anche le manifestazioni locali di competenza dei Comuni. Sempre in questo ambito sono state semplificate le disposizioni relative al riconoscimento degli enti fieristici e quelle relative alla procedura di presentazione delle domande da parte degli organizzatori.

Realizzazione della "banca dati" delle attività commerciali di interesse regionale
Verrà inserita nell'ambito dello Sportello per le attività produttive e per l'edilizia (SUAPE), e rappresenta il punto di partenza da cui far derivare ulteriori semplificazioni in tema di autorizzazioni e abilitazioni e consentirà di assumere facilmente dati sulla regolarità contributiva delle imprese, oltre che informazioni sui vari settori merceologici e sulle diverse tendenze e prospettive del settore.

Centri commerciali naturali e Centri storici
La nuova disciplina rimanda ad un atto di Giunta per la puntuale definizione del concetto giuridico di Centro commerciale naturale quale strumento strategico volto a rafforzare le attività commerciali presenti nei centri storici e/o le reti di impresa nel contesto dei QSV (Quadri strategici di valorizzazione).
É prevista inoltre la possibilità di attivare sperimentazioni di semplificazione amministrativa atte a facilitare l'insediamento di imprese commerciali nei centri storici.
Dedicato al tema della valorizzazione dei così detti "negozi storici" è l'art. 21 del testo, per quelle attività commerciali che costituiscono testimonianza storica, artistica e culturale del nostro territorio.


REGIONE VALLE D'AOSTA

. REGIONE VALLE D'AOSTA - L.R. 7 giugno 1999, n. 12: Principi e direttive per l'esercizio dell'attività commerciale.

. REGIONE VALLE D'AOSTA - L.R. 2 agosto 1999, n. 20: Disciplina del commercio su aree pubbliche e modifiche alla legge regionale 16 febbraio 1995, n. 6 (Disciplina delle manifestazioni fieristiche).

. REGIONE VALLE D'AOSTA - LEGGE REGIONALE 25 novembre 2014, n. 12: Modificazioni alla legge regionale 2 agosto 1999, n. 20 (Disciplina del commercio su aree pubbliche e modifiche alla legge regionale 16 febbraio 1995, n. 6 (Disciplina delle manifestazioni fieristiche)).


REGIONE VENETO

. REGIONE VENETO - L.R. 9 agosto 1999, n. 37: Norme di programmazione per l'insediamento di attività commerciali nel Veneto.

. REGIONE VENETO - L.R. 6 aprile 2001, n. 10: Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche.

. REGIONE VENETO - L.R. 13 agosto 2004, n. 15: Norme di programmazione per l'insediamento di attività commerciali nel Veneto.

. REGIONE VENETO - L.R. 16 agosto 2007, n. 21 : Disposizioni di riordino e semplificazione normativa - collegato alla legge finanziaria 2006 in materia di imprenditoria, flussi migratori, attività estrattive, acque minerali e termali, commercio, artigianato e industria.

. REGIONE VENETO - L.R. 22 gennaio 2010, n. 6 : Interventi per il sostegno alle organizzazioni del commercio equo e solidale e modifiche alla legge regionale 16 dicembre 1999, n. 55 "Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà".

. REGIONE VENETO - Deliberazione della Giunta Regionale n. 1010 del 5 giugno 2012: Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, come convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, articoli 31, comma 2 e 34; decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1 come convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, articoli 1, 17 comma 4, lettera a) e 39, comma 1. Ricognizione delle disposizioni normative regionali in materia di commercio.

. REGIONE VENETO - L.R. 28 dicembre 2012, n. 50: Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto.

. REGIONE VENETO - L.R. 14 maggio 2013, n. 8: Disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 6 aprile 2001, n. 10 "Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche" e successive modificazioni e della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 "Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo" e successive modificazioni.

. REGIONE VENETO - Regolamento Regionale 21 giugno 2013, n. 1: Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale (articolo 4 della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50).

. REGIONE VENETO - Deliberazioni della Giunta Regionale n. 986 del 18 giugno 2013: Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, sui criteri da applicare nelle procedure di selezione per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche, in attuazione dell'articolo 70, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 di recepimento della Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno": presa d'atto e approvazione di criteri applicativi.


PROVINCIA DI BOLZANO

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 7 luglio 1973, n. 3173: Criteri provinciali in materia di orari di apertura e di chiusura dei negozi e delle altre attività di vendita al dettaglio.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – L.P. 17 febbraio 2000, n. 7: Nuovo ordinamento del commercio.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Decreto del Presidente della Giunta provinciale 30 ottobre 2000, n. 39: Regolamento di esecuzione della legge provinciale 17 febbraio 2000, n. 7, concernente il “nuovo ordinamento del commercio”.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 29 dicembre 2000, n. 5141: Corsi professionali per il commercio relativi al settore merceologico alimentare - Modalità di organizzazione, durata e materie (art. 3, D.P.G.P. 30 ottobre 2000, n. 39).

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 18 giugno 2001, n. 1990: Approvazione "Criteri e indirizzi provinciali in materia di commercio su aree pubbliche" ai sensi della L.P. 17 febbraio 2000, n. 7 e del D.P.G.P. 30 ottobre 2000, n. 39.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 24 settembre 2001, n. 3359: Determinazione dei settori merceologici alimentare e non alimentare e delle tabelle speciali, ai sensi della legge provinciale 17 febbraio 2000, n. 7 "nuovo ordinamento del commercio".

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 12 novembre 2001, n. 4036: Nuovi indirizzi e criteri programmatori provinciali per lo sviluppo dell'apparato distributivo, da osservare nella predisposizione comunale e provinciale, a carattere vincolante, rispettivamente per le medie e grandi strutture di vendita (articolo 3 della legge provinciale 17 febbraio 2000, n. 7 e articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Giunta provinciale n.39, del 30 ottobre 2000).

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Circolare del 11 agosto 2004, n. 1: Commercio su aree pubbliche - Attivitá di vigilanza.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 8 giugno 2009, n. 1588: Piano provinciale per le grandi strutture di vendita (art. 3 della L.P. 17 febbraio 2000, n. 7 ed art. 5 del DPGP 30 ottobre 2000, n. 39).

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Delibera della Giunta Provinciale 15 giugno 2009, n. 1645: Tabelle merceologiche per il rilascio di autorizzazioni e l'invio di comunicazioni per il commercio al dettaglio nelle zone per insediamenti produttivi.

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Circolare del 28 maggio 2010, n. 1: D. Lgs. 26 marzo 2010, n. 59: "Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno".

. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – Circolare del 16 giugno 2010, n. 2: Apertura negozi la domenica e nei giorni festivi.

. REGIONE TRENTINO - PROVINCIA DI BOLZANO - L.P. 19 luglio 2013, n. 11: Norme in materia di artigianato, industria, procedimento amministrativo, promozione delle attivita' economiche, trasporti, commercio, formazione professionale, esercizi pubblici, aree sciabili attrezzate, guide alpine - guide sciatori, rifugi alpini, amministrazione del patrimonio, trasporto pubblico di persone nonche' agevolazioni per veicoli a basse emissioni e provvidenze in materia di radiodiffusione.

. REGIONE TRENTINO - PROVINCIA DI BOLZANO - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 18 novembre 2014, n. 29: Modifiche del regolamento di esecuzione relativo all'ordinamento del commercio. .


PROVINCIA DI TRENTO

. PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - L.P. 30 luglio 2010, n. 17: Disciplina dell'attività commerciale.

. PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - Circolare del 30 settembre 2010, n. 10812: Legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17 "Disciplina dell'attività commerciale".


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Pubblicato su: 2010-01-13 (39479 letture)

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