Il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha emanato la circolare applicativa 30 maggio 2017, n. 2/2017 della disciplina dell’Accesso civico generalizzato, introdotta dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 (c.d. “Decreto Trasparenza”) e destinata a tutte le Pubbliche Amministrazioni per fornire chiarimenti operativi, supportare gli uffici e garantire un’applicazione efficace del nuovo diritto di conoscere.
La circolare – redatta dal Dipartimento della Funzione Pubblica in accordo con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) - mira a favorire una coerente ed uniforme attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato e tiene conto dell’esperienza applicativa e delle criticità emerse nei primi mesi di attuazione del FOIA (Freedom of Information Act), attraverso il monitoraggio svolto dal Dipartimento.
La circolare chiarisce che il cittadino ha sempre diritto a una risposta, che, in caso di dubbio, deve prevalere l’interesse a conoscere i dati e i documenti e che una domanda di accesso non può essere rigettata per motivi formali o procedurali.
In particolare, il documento contiene raccomandazioni operative inerenti le modalità di presentazione della richiesta di accesso civico generalizzato (punto n. 3); gli uffici competenti (punto n. 4) e i tempi di decisione (punto n. 5), i controinteressati (punto n. 6) e i rifiuti non consentiti (punto n. 7); il dialogo tra amministrazione e richiedenti (pinto n. 8); il ruolo del Registro degli accessi (punto n. 9).
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