TERZO SETTORE: Direzione, coordinamento e controllo – No a influenze dominanti
Postato il Venerdì, 06 marzo @ 19:12:12 CET di claudio |
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Il Ministero del lavoro e delle politiche sociale, con nota del 4 marzo 2020, Prot. 2243, ha comunicato a tutti gli uffici regionali le linee guida da utilizzare in sede di verifica dei requisiti soggettivi degli Enti che dovranno procedere all’iscrizione nel Registro Unico.
La nota, in concreto, fornisce le prime indicazioni in merito al “controllo” e alla “direzione e coordinamento” degli enti del Terzo settore (ETS).
Le amministrazioni pubbliche e tutti gli altri enti esclusi dal perimetro del terzo settore (elencati all’art 4, comma 2, del D Lgs 117/2017) possono partecipare alle organizzazioni del terzo settore ma entro certi limiti.
Nella nota ministeriale si evidenzia che se da un lato nel D.Lgs. n. 117/2017 non è rinvenibile un’espressa definizione della nozione di direzione, di coordinamento e di controllo, dall’altro il medesimo decreto fornisce una chiave interpretativa di tali concetti, prevedendo che, in mancanza di un’espressa disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 117/2017, trovano applicazione, in quanto compatibili, le norme del Codice civile e le relative disposizioni di attuazione.
Pertanto, ai fini della direzione, del coordinamento e del controllo degli ETS (Enti del Terzo Settore), devono ritenersi applicabili gli articoli 2359 e 2497 e seguenti del Codice civile, previo adattamento in relazione alla natura “privatistica” e non societaria degli enti.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della nota ministeriale n. 2243/2020, clicca QUI.
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