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Camere di Commercio: BILANCI 2023 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha emanato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale del 20 marzo 2024 (decreto OIC 2024), con il quale ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
Il decreto è stato pubblicato nel sito Internet del Ministero delle imprese e del made in Italy il 9 aprile 2024 ed ha i suoi effetti a decorrere dal 1° gennaio 2024.
La maggiorazione, anche per l’anno 2024 - tenuto conto dei fabbisogni OIC - passa da euro 2,30 euro a euro 2,40 e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,40 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,40 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,40, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,40, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e delle Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria in vigore dal 1° gennaio 2024, clicca QUI.
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Camere di Commercio: La sentenza della Corte Costituzionale n. 210 del 2022
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Con la sentenza n. 210 depositata il 14 ottobre 2022 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - Serie speciale, n. 42 del 19 ottobre 2022, la Corte costituzionale ha ritenuto irragionevole l’applicazione alle Camere di commercio delle disposizioni sull’obbligo di riversare al bilancio dello Stato i risparmi derivanti dalle regole di contenimento della spesa, a fronte della loro particolare autonomia finanziaria che preclude la possibilità di ottenere finanziamenti adeguati da parte dello Stato e interventi di ripianamento di eventuali deficit generati dalla gestione amministrativa dei medesimi.
In virtù dell'acclarata peculiarità della situazione delle Camere di commercio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale, per violazione degli artt. 3 e 97 Cost., degli artt. 61, commi 1, 2, 5 e 17, delle norme contenute nel D.L. n. 112/2008, nel D.L. n. 78/2010, nel D.L. n. 95/2012 e nel D.L. n. 66/2014, nella parte in cui prevedono, limitatamente alla loro applicazione alle Camere di commercio dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019, che le somme derivanti dalle riduzioni di spesa ivi previste siano versate annualmente ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato.
Con questa sentenza sono stati riportati equità ed equilibrio nel sistema dei conti delle Camere di commercio, enti per legge dotati di autonomia finanziaria le cui risorse non derivano da contributi statali.
Sono stati finalmente riconosciuti ed eliminati gli indubbi riflessi negativi che tale norma stava portando al sistema imprenditoriale.
Ora si attende di conoscere tempi e modi con cui si darà compimento alla sentenza che dovrebbe vedere restituiti alle casse della Camera di commercio ingenti risorse versate e non dovute; risorse che potranno essere riversate sul territorio per interventi destinati a quella che è la missione delle Camere di Commercio: contribuire allo sviluppo e alla competitività delle imprese.
. Se vuoi approfondire i contenuti e consultare il testo della sentenza n. 210/2022, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Corte Costituzionale – Legittima la riforma delle Camere di Commercio
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Depositata il 28 luglio 2020, la sentenza n. 169 con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio sulla legge delega e sul decreto legislativo di riordino delle Camere di commercio.
Il TAR – a cui si erano rivolti diverso Enti camerali - lamentava la violazione del principio di leale collaborazione tra le istituzioni perché la legge di delega prevedeva il parere, anziché l’intesa, tra lo Stato e le Regioni sul decreto legislativo di attuazione e pertanto contestava la legittimità costituzionale dell’art. 10 della legge n. 124 del 2015 e, conseguentemente, del D.Lgs. n. 219 del 2016 nella sua interezza, per violazione degli artt. 5 e 120 Cost.
La giurisprudenza costituzionale ha più volte sancito che il principio di leale collaborazione non si impone, di norma, al procedimento legislativo. L’intesa fra Stato e Regioni «si impone [...] quale cardine della leale collaborazione anche quando l’attuazione delle disposizioni dettate dal legislatore statale è rimessa a decreti legislativi delegati, adottati dal Governo sulla base dell’art. 76 Cost.».
La leale collaborazione, dunque, richiama un metodo procedimentale che permea le relazioni dei livelli di governo, la cui estensione dipende dalle concrete modalità di esercizio delle competenze in un determinato ambito materiale.
Il principio di leale collaborazione - scrive la Corte - esige che le procedure volte a raggiungere l’intesa siano configurate in modo tale da consentire l’adeguato sviluppo delle trattative al fine di superare le divergenze.
Non può dunque sostenersi – secondo la Corte Costituzionale - che il procedimento innescato dall’art. 10 della legge n. 124 del 2015 sia stato condotto senza rispettare i canoni della leale collaborazione.
. Se vuoi scaricare il testo della sentenza della Corte Costituzionale n. 169/2020 , clicca QUI.
. Se vuoi scaricare il testo dell’ordinanza del TAR del Lazio n. 3531/2019 , clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Definiti gli importi delle indennità spettanti agli organi interni
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2020, il Decreto 11 dicembre 2019, recante “Determinazione delle indennità spettanti ai componenti dei collegi dei revisori delle camere di commercio, delle loro aziende speciali, dei criteri di rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento dell'incarico per i componenti di tutti gli organi camerali nonchè dei limiti al trattamento economico degli amministratori delle aziende speciali e delle unioni regionali”.
1) Per lo svolgimento di incarico di Presidente e di componente di giunta e di consiglio (art. 1), di presidenti delle aziende speciali (art. 3) e di amministratori e di presidenti delle Unioni regionali (art. 5) non è riconosciuta, a decorrere dal 10 dicembre 2016, alcuna indennità, fatto salvo il riconoscimento dei rimborsi delle spese di cui agli articoli 8, 9, 10 e 11.
2) Definiti gli importi delle indennità spettanti al presidente del collegio dei revisori dei conti delle Camere di commercio e agli altri componenti effettivi (art. 2); al presidente del collegio dei revisori dei conti delle aziende speciali e ai componenti effettivi (art. 42); al presidente del collegio dei revisori dei conti delle Unioni regionali e al componente del collegio (art. 6).
3) Riconosciuto, ai componenti degli organi delle Camere di commercio, delle aziende speciali e delle unioni regionali – per la partecipazione alle riunioni degli stessi, se residenti fuori del comune dove ha sede l'ente - il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, opportunamente documentate (artt. 8, 9, 10 e 11).
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del decreto 11 dicembre 2019, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Bilanci 2019 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale del 13 febbraio 2019 (decreto OIC 2019), con il quale ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
Il decreto è stato pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 20 febbraio 2019 ed ha i suoi effetti a decorrere dal 1° gennaio 2019.
La maggiorazione, anche per l’anno 2019, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e delle Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria in vigore dal 1° gennaio 2019, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento relativo alla redazione e agli adempimenti pubblicitari dei bilanci, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2018
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Nota del 16 gennaio 2018, Prot. 26505, ha reso noto le misure del diritto annuale dovuto dalle imprese e dagli altri soggetti obbligati per l’anno 2018, limitandosi ad illustrare gli effetti, anche per il 2018, del decreto 8 gennaio 2015, e confermando quindi gli stessi importi previsti per il 2017..
Ricordiamo che, con il decreto interministeriale 8 gennaio 2015, sono state determinate le misure del diritto annuale a decorrere dal 2015, in conformità alle riduzioni percentuali già previste dalla citata L. n. 114/2014, e confermando, per il resto, le disposizioni degli articoli da 2 a 6 del decreto interministeriale 21 aprile 2011.
In assenza di nuovi interventi normativi - precisa il Ministero - il decreto interministeriale 8 gennaio 2015 ha “l’effetto di disporre riduzioni delle misure del diritto annuale in misura pari a quelle legislativamente previste anche per gli anni successivi e, quindi, del 50% a partire dal 2017”.
Nella Nota ministeriale si ricorda che le misure del diritto annuale, ai fini del versamento dell’importo complessivo da versare a ciascuna Camera di Commercio, quando è necessario, vanno arrotondate all’unità di euro.
Per quanto riguarda le somme da destinare al fondo di perequazione, restano confermate, anche per l’anno 2018, le aliquote di prelievo del diritto annuale a carico dio ciascuna Camera di Commercio previste per il 2017.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della Tabella degli importi del diritto annuale dovuto per l'anno 2018, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare direttamente la TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2018, clicca QUI. 
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Camere di Commercio: Bilanci 2018 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale del 29 dicembre 2017 (decreto OIC 2018), con il quale ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
Il decreto è stato pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 5 gennaio 2018 ed ha i suoi effetti a decorrere dal 1° gennaio 2018.
La maggiorazione, anche per l’anno 2018, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e delle Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria in vigore dal 1° gennaio 2018, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento relativo alla redazione e agli adempimenti pubblicitari dei bilanci, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Da Unioncamere il via libera alla riorganizzazione delle Camere di Commercio
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Via libera dei presidenti delle Camere di Commercio italiane alla proposta di riorganizzazione del sistema camerale. L'Assemblea dei Presidente, il 30 maggio 2017, ha, infatti, approvato a larga maggioranza il documento messo a punto da Unioncamere dopo un’ampia consultazione.
La proposta, che attua la legge di riforma della Pubblica Amministrazione, contiene il piano degli accorpamenti delle Camere di commercio che passano da 105 a 60.
Il documento verrà ora inviato al Ministero dello Sviluppo Economico che, entro 60 giorni, varerà definitivamente, con proprio decreto, la nuova geografia del sistema camerale.
La riforma affida alle Camere di Commercio funzioni importanti sui temi centrali della digitalizzazione, del turismo, dell’orientamento e della formazione.
Le Camere, inoltre, sono state chiamate a far parte del Network nazionale Industria 4.0.
. Se vuoi scaricare il testo del comunicato stampa di Unioncamere con la mappa delle nuove Camere di Commercio, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento relativo alla riorganizzazione delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2017
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la Nota del 15 novembre 2016, Prot. 0359584, ha reso noto le indicazioni in merito agli importi che le imprese e gli altri soggetti obbligati di nuova iscrizione o che iscrivano nuove unità locali dal 1° gennaio 2017 devono versare come diritto annuale alla Camera di Commercio.
Ricordiamo che l’articolo 28 della L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014, ha previsto, nelle more del riordino del sistema delle Camere di Commercio, una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di Commercio da un 35% per l’anno 2015, fino al 50% per l’anno 2017.
Tale riduzione è stata peraltro confermata dall’art. 4, comma 1, del D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 219, che detta le linee per il riordino delle Camere di Commercio.
Dunque, per l’anno 2017, l'importo del diritto annuale, di cui all'art. 18 della L. n. 580 del 1993, e successive modificazioni, come determinato per l’anno 2014, sarà ridotto del 50%.
Con il decreto interministeriale 8 gennaio 2015 sono state determinate le misure del diritto annuale a decorrere dal 2015, in conformità alle riduzioni percentuali già previste dalla citata L. n. 114/2014, e confermando per il resto le disposizioni degli articoli da 2 a 6 del decreto interministeriale 21 aprile 2011.
Nella nota ministeriale sono riportati gli importi derivanti dalla riduzione del 50% operata dalla citata L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014, nonchè indicazioni sulla corretta applicazione degli arrotondamenti.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della Tabella degli importi del diritto annuale dovuto per l'anno 2017, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare direttamente la TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2017, clicca QUI. 
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Camere di Commercio: Pubblicato il decreto che detta i criteri per il riordino di funzioni
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 24 novembre 2016, il Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 219, recante “Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
Nello specifico, il provvedimento – in vigore dal prossimo 10 dicembre 2016 - “prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio".
Entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto (e quindi entro il 7 giugno 2017), il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi:
- almeno una Camera di commercio per Regione;
- accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte.
Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede quattro ulteriori azioni che riguardano:
1) la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%;
2) la riduzione del 30% del numero dei consiglieri;
3) la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori;
4) una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l'accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.
Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, che attraverso un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di Commercio.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto legislativo e della legge n. 580 del 1993 nella sua redazione aggiornata, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare direttamente il testo della legge n. 580 del 1993 nella sua redazione aggiornata, clicca QUI. 
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Camere di Commercio: Bilanci 2016 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il decreto dirigenziale interministeriale del 8 gennaio 2016 (decreto OIC 2016), con il quale ha definito - al fine di finanziare per l'anno 2016 l'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) - la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
Il decreto è stato pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 12 gennaio 2016 ed ha i suoi effetti a decorrere dal 1° gennaio 2016.
La maggiorazione, anche per l’anno 2016, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e delle Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria in vigore dal 1° gennaio 2016, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento relativo alla redazione e agli adempimenti pubblicitari dei bilanci, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2016
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la Nota del 22 dicembre 2015, Prot. 279880, ha reso noto le indicazioni in merito agli importi che le imprese e gli altri soggetti obbligati di nuova iscrizione o che iscrivano nuove unità locali dal 1° gennaio 2016 devono versare come diritto annuale alla Camera di Commercio.
Ricordiamo che l’articolo 28 della L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014 (recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari"), ha previsto una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di Commercio.
Nelle more del riordino del sistema delle Camere di Commercio, si legge al comma 1, l'importo del diritto annuale come determinato per l’anno 2014, sarà ridotto per l’anno 2016 del 40%.
Con il decreto interministeriale 8 gennaio 2015 sono state determinate le misure del diritto annuale a decorrere dal 2015, in conformità alle riduzioni percentuali già previste dalla citata L. n. 114/2014, e confermate, per il resto, le disposizioni degli articoli da 2 a 6 del decreto interministeriale 21 aprile 2011.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2016, clicca QUI. 
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2015
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In attesa che venga emanato un apposito decreto interministeriale per la determinazione del diritto annuale per il 2015, che recepisca quanto disposto dall’art. 28, comma 1, della L. 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto la circolare 29 dicembre 2014, Prot. 0227775, con la quale fornisce le indicazioni in merito agli importi che le imprese e gli altri soggetti obbligati di nuova iscrizione o che iscrivano nuove unità locali dal 1° gennaio 2015 devono versare come diritto annuale alla Camera di Commercio.
Ricordiamo che l’articolo 28 della citata L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014, ha previsto una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di Commercio, come determinato per l'anno 2014, secondo le seguenti percentuali:
- 35 per cento, per l'anno 2015,
- 40 per cento, per l'anno 2016,
- 50 per cento, a decorrere dall'anno 2017.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Circolare ministeriale e della TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2015, clicca QUI. 
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Camere di Commercio: Bilanci 2015 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto dirigenziale interministeriale del 16 dicembre 2014 (decreto OIC 2015) - pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 19 dicembre 2014 e in vigore dal 1° gennaio 2015 - al fine di finanziare per l'anno 2015 l'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
La maggiorazione, anche per l’anno 2015, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e delle Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria in vigore dal 1° gennaio 2015, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Nasce la nuova Camera di Commercio di VENEZIA ROVIGO
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Con decreto del 23 ottobre 2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Venezia Rovigo Delta - Lagunare”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Venezia e Rovigo.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale a Venezia, San Marco 2032 e sede secondaria a Rovigo, P.za Garibaldi, 6.
Dopo il via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni del 16 ottobre 2014, il decreto segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato in contemporanea dai due Consigli camerali in data 30 luglio 2014.
Nominato un Commissario ad acta, nella persona del Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Dr. Roberto Crosta, con il compito di adottare tutti gli atti necessari per l’avvio delle procedure di costituzione del Consiglio della nuova Camera di Commercio.
Quella appena istituita è la Camera di Commercio più grande del Veneto, e una delle più grandi d’Italia, in termini di imprese (circa 132mila).
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Il Registro Imprese parla anche inglese
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Le imprese italiane, impegnate in attività di import-export, hanno oggi la possibilità di ottenere un certificato in lingua inglese allo sportello della Camera di Commercio o sul portale registroimprese.it, senza doversi avvalere di una traduzione giurata.
L’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero è, inoltre, esente dall’imposta di bollo.
Tutto questo costituisce di fatto per l’azienda un risparmio sia in termini di tempo che di costi.
Oltre per il certificato, la versione inglese debutta anche per la visura camerale, favorendo in questo modo ancora di più l’accesso alle informazioni contenute nel Registro delle Imprese ad un operatore straniero intenzionato a conoscere la situazione giuridica e le principali informazioni economiche di un impresa italiana.
Ricordiamo che l’adozione del nuovo modello per il rilascio di certificati e di visure camerali anche in lingua inglese, previsto al comma 4, dell’articolo 5, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni dalla L. n. 9/2014 (c.d. Decreto “Destinazione Italia"), è stata attuata con il decreto ministeriale 18 settembre 2014.
Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico ha poi emanato la Circolare n. 3674/C del 23 settembre 2014, con la quale ha illustrato gli interventi legislativi che hanno reso necessario un adeguamento dei modelli oggi in uso.
. Se vuoi approfondire l’argomento del Registro imprese, clicca QUI.
. Se vuoi accedere al portale registroimprese.it e controllare l'autenticità del tuo certificato con i dati archiviati dal Registro imprese, clicca QUI.
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Camere di Commercio: L. N. 114/2014 - Riduzione graduale del diritto annuale
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E' stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2014 - Supplemento Ordinario n. 70, la LEGGE 11 agosto 2014, n. 114, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari".
La legge di conversione ha riformulato l’articolo 28 che prevede la riduzione del diritto annuale delle Camere di Commercio e la determinazione del criterio di calcolo delle tariffe e dei diritti di segreteria.
Nelle more del riordino del sistema delle Camere di Commercio, l'importo del diritto annuale di cui all'art. 18 della L. n. 580 del 1993, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, sarà ridotto:
- per l'anno 2015, del 35 per cento,
- per l'anno 2016, del 40 per cento e,
- a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto legge n. 90/2014 coordinato con le modifiche apportate dalla legge di conversione n. 114/2014 e approfondire i contenuti, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del diritto annuale e scaricare una tabella con gli importi previsti per gli anni dal 2015 al 2017, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Avviata La riforma delle Camere di Commercio
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Il sistema camerale gioca d’anticipo sulle mosse del Governo e avvia una autoriforma!
Con un Comunicato stampa del 24 luglio 2014, Unioncamere ha sancito l’avvio ufficiale della riforma delle Camere di Commercio italiane che porterà al dimezzamento del loro numero.
Il Comitato esecutivo di Unioncamere ha varato ufficialmente - in data 23 luglio 2014 - l’operazione riordino prendendo atto delle prime indicazioni maturate a livello regionale.
La richiesta era di indicare le possibili aggregazioni per portare il numero totale delle Camere dalle attuali 105 a non più di 50-60.
Dodici Unioni regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto e Umbria) hanno già provveduto ad approvare l’accorpamento delle strutture camerali del proprio territorio, mentre le rimanenti formalizzeranno l’analogo percorso nei prossimi giorni.
Gli accorpamenti tendono a creare realtà locali con un bacino pari ad almeno 80.000 imprese che coniuga sostenibilità economica e valorizzazione dei territori.
Entro l’autunno tutte le Camere di Commercio saranno impegnate a deliberare il nuovo assetto.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del comunicato stampa di Unioncamere del 24 luglio, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Avviato un processo di riorganizzazione sul territorio
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Da tempo è in atto, all’interno del sistema camerale, un processo di riorganizzazione sul territorio. Lo ha fatto presente Unioncamere con il comunicato stampa del 21 luglio 2014, pubblicato sul proprio sito istituzionale.
Sono, infatti, già cinque le Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Molise e Campania) che hanno deliberato l’accorpamento e la razionalizzazione delle Camere di commercio del territorio di riferimento.
Già nella riunione dei Presidenti delle Camere di Commercio, tenutosi a Roma il 29 aprile scorso, erano state avanzate proposte per la riforma delle Camere di Commercio.
Si è proposto:
- una razionalizzazione del numero delle Camere di commercio attraverso una ridefinizione delle circoscrizioni sulla base delle caratteristiche geo-economiche dei territori, garantendo a ciascuna Camera un solido equilibrio economico per adempiere ai propri compiti istituzionali;
- una riduzione delle Aziende speciali su base regionale e interregionale (dalle attuale 130 ad un massimo di 40);
- una semplificazione degli organi di governo delle Camere di commercio, attraverso una riduzione dei membri del Consiglio e della Giunta;
- una razionalizzazione delle partecipazioni societarie delle Camere di Commercio e dismissione di quelle non strategiche o comunque non più strumentali per il perseguimento della nuova mission camerale.
In base alla riforma sulle Province e Città metropolitane, le Camere di commercio possono essere destinatarie di ulteriori competenze di interesse delle imprese che Stato e Regioni dovranno riorganizzare; ad esempio nei seguenti ambiti: Turismo, Trasporti, Ambiente, Agricoltura, Mercato del lavoro.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del comunicato stampa del 21 luglio, clicca QUI.
. Se vuoi conoscere la proposta di riorganizzazione delle 8 Camere di Commercio piemontesi, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare il documento che istituisce un "Tavolo lombardo per la Riforma del Sistema camerale", clicca QUI.
. Per una panoramica delle varie proposte di riforma e approfondimenti sul futuro ruolo delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Riduzione del diritto annuale - Audizione di Unioncamere
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In data 8 luglio 2014, Unioncamere ha depositato, presso la I^ Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, un documento dal titolo "Indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014 n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari" (A.C. 2486).
L’attenzione del documento è focalizzata sull’art. 28 del D.L. n. 90/2014 che prevede la riduzione del 50% il diritto annuale che le imprese dovranno corrispondere alle Camere di Commercio a partire dal 2015.
Questa norma - si legge nel documento - "comporta un risparmio per le imprese davvero esiguo. Mediamente le imprese risparmieranno ogni anno 63 euro, pari a poco più di 5 euro al mese; per le ditte individuali, che rappresentano il 60% delle imprese italiane, il risparmio effettivo non supererà i 32 euro l’anno, ovvero 2,6 euro al mese.".
Per arginare gli effetti negativi di questa norma Unioncamere propone di operare il previsto taglio del diritto annuale in 3 anni: 30% nel 2015, 40% nel 2016 e 50% a decorrere dal 2017.
. Se vuoi scaricare il testo del documento depositato da Unioncamere, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare il testo del comunicato stampa del 8 luglio 2014, clicca QUI.
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Camere di Commercio: DIRITTO ANNUALE 2014 - Per molti pagamento posticipato al giorno 7 luglio
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Slitta dal 16 giugno al 7 luglio 2014, il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione IRAP e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore.
Lo prevede il D.P.C.M. 13 giugno 2014, recante “Proroga dei termini di effettuazione dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni presentate dai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 16 giugno 2014.
La proroga - preannunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il Comunicato Stampa n. 144 del 14 giugno 2014 - riguarda anche i contribuenti che, pur facendo parte delle categorie per le quali sono previsti gli studi di settore, presentano cause di esclusione o inapplicabilità (ad esempio, nel caso di non normale svolgimento di attività, o per il primo anno di attività) o i contribuenti che rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità.
Usufruiscono inoltre della proroga i contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore.
Tutti i soggetti indicati sopra potranno effettuare i predetti versamenti – compreso il DIRITTO ANNUALE dovuto alla Camera di Commercio:
a) entro il giorno 7 luglio 2014, senza alcuna maggiorazione;
b) dal 8 luglio 2014 al 20 agosto 2014, maggiorando le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.
Naturalmente, per le imprese che non rientrano nelle casistiche sopra menzionate viene confermata la scadenza del 16 giugno 2014, con la possibilità di proroga al 16 luglio 2014 con la maggiorazione dello 0,40%.
. Se vuoi approfondire l’argomento del diritto annuale e scaricare il testo del nuovo decreto, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Cancellazione delle imprese e società inattive dal Registro imprese
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la Circolare n. 3665/C del 27 gennaio 2014, riferisce sullo stato delle attività inerenti le procedure di cancellazione delle imprese e società inattive da parte degli Uffici del Registro delle imprese e invita le Camere di Commercio:
a) ad un costante e puntuale impegno a tenere "pulito" il Registro delle imprese;
b) ad una rigorosa valutazione costi-benefici in merito al recupero di eventuali somme dovute dalle imprese inattive che hanno stazionato nel Registro delle imprese senza sopportare i relativi costi (diritti di segreteria, diritto annuale e sanzioni).
Il Ministero ricorda che, la presenza di un Registro delle imprese alleggerito delle posizioni non operative, oltre ad essere fonte di certezze giuridiche ed elemento principale per la statistica economica nazionale, garantisce una reale rappresentazione della consistenza numerica delle imprese che costituisce il parametro ai fini della determinazione del numero dei seggi del Consiglio camerale garantendone anche l'equa ripartizione ed infine determina l'ammontare dei costi ad esso relativi.
Il Ministero lamenta poi che, dopo circa dieci anni di vigenza del D.P.R. 23 luglio 2004, n. 247 - che ha semplificato le procedure relative alla cancellazione di imprese e società non più operative dal Registro delle imprese - "ancona moltissime procedure restano monche in quanto prive della capacità di svolgere la funzione di recupero delle risorse economiche delle Camere".
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della circolare ministeriale, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2014
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Per l’anno 2014 restano valide le misure del diritto annuale definite, a decorrere dal 2011, nel decreto interministeriale 21 aprile 2011, sia nelle misure fisse, nelle fasce e aliquote di fatturato, che nelle misure transitorie definite quasi due anni fa per quei soggetti per i quali le modifiche normative introdotte dal D.Lgs. n. 23/2010 hanno comportato un obbligo di pagamento in passato non previsto.
Con Nota del 5 dicembre 2013, Prot. n. 0201237 il Ministero dello Sviluppo Economico ha così determinato le misure del diritto annuale che le imprese iscritte o annotate nel Registro delle imprese e nel REA devono versare a decorrere dal 1° gennaio 2014.
Con la Nota in questione sono state indicate le misure del diritto annuale che le imprese sono tenute a versare dal 1° gennaio 2014 - che sono le stesse del 2013 - e confermata l’applicazione per l’anno 2014 anche dell’articolo 7 del citato decreto del 21 aprile 2011 relativo al fondo perequativo, salve le eventuali ulteriori determinazioni che potrebbero rendersi necessarie nel caso siano approvate in sede di legge di stabilità misure che incidano direttamente o indirettamente sull'utilizzo di tale fondo.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2014, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Errori nel versamento del diritto camerale - Nuovi criteri per le sanzioni
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I criteri individuati con la circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 27/E del 2 agosto 2013 ai fini dell’applicazione delle sanzioni, sono applicabili anche al diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio, a decorrere dai ruoli resi esecutivi successivamente alla data del 22 ottobre 2013, indipendentemente dall’anno di competenza del diritto annuale.
E' questo quanto stabilito nella Nota del 22 ottobre 2013, Prot. 0172574, con la quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito, alle Camere di Commercio, alcune indicazioni per uniformare i propri comportamenti ai criteri interpretativi prospettati dall'Agenzia delle Entrate con la citata circolare n. 27/E del 2 agosto 2013.
In attesa dei necessari adeguamenti delle procedure informatiche, le Camere di Commercio dovranno, nel frattempo, applicare i nuovi criteri agli esiti scaturenti dai controlli automatizzati, con riferimento a tutte quelle posizioni in relazione alle quali è necessario applicare un criterio diverso da quello finora seguito.
Dovranno, al contempo, adeguare i propri regolamenti relativi alle procedure sanzionatorie del diritto annuale, al fine di recepire le nuove indicazioni dettate dalla nota in commento.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Bilanci 2013 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto dirigenziale interministeriale del 21 dicembre 2011 (decreto OIC 2013) - pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 27 dicembre 2012 e in vigore dal 1° gennaio 2013), al fine di finanziare per l'anno 2013 l'Organismo Italiano di Contabilità (OIC - ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
La maggiorazione, per l’anno 2013, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e le Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2013
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Per l’anno 2013 restano valide le misure del diritto annuale definite per l’anno 2012 dal decreto interministeriale 21 aprile 2011, sia nelle misure fisse, che nelle fasce e aliquote di fatturato.
Con Nota del 21 dicembre 2012, Prot. n. 0261118 il Ministero dello Sviluppo Economico ha così determinato le misure del diritto annuale che le imprese iscritte o annotate nel Registro delle imprese e nel REA devono versare a decorrere dal 1° gennaio 2013.
Con la Nota in questione sono state indicate le misure del diritto annuale che le imprese sono tenute a versare dal 1° gennaio 2013 e confermata l’applicazione per l’anno 2013 anche dell’articolo 7 del citato decreto del 21 aprile 2011 relativo al fondo perequativo.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2013, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Determinate le misure del diritto annuale per l’anno 2012
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Per l’anno 2012 restano valide le misure del diritto annuale definite per l’anno 2011 dal decreto interministeriale 21 aprile 2011, sia nelle misure fisse, che nelle fasce e aliquote di fatturato.
Con Nota del 27 dicembre 2011, Prot. n. 255658 il Ministero dello Sviluppo Economico ha così determinato le misure del diritto annuale che le imprese iscritte o annotate nel Registro delle imprese e nel REA devono versare a decorrere dal 1° gennaio 2012.
Considerato che il nuovo quadro normativo prevede l’aggiornamento annuale come eventualità e non più come adempimento necessario, il Ministero ha ritenuto di precisare che non verrà proposto alcun provvedimento di aggiornamento relativo al diritto annuale per l’anno 2012.
Con la nota in questione vengono pertanto indicate le misure del diritto annuale che le imprese sono tenute a versare dal 1° gennaio 2012 e confermata l’applicazione per l’anno 2012 anche dell’articolo 7 del citato decreto del 21 aprile 2011 relativo al fondo perequativo.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo della Nota ministeriale e della TABELLA DEGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L'ANNO 2012, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Bilanci 2012 - Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria
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Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto dirigenziale interministeriale del 22 dicembre 2011 (decreto OIC 2012 - Pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 23 dicembre 2011), al fine di finanziare per l'anno 2012 l'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
La maggiorazione, per l’anno 2012, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 giugno 2010, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Di conseguenza, per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto e le Tabelle aggiornate dei diritti di segreteria, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Dettati i criteri per la nomina dei consigli e della giunta
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Sono stati pubblicati, sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre 2011, due decreti che riguardano, rispettivamente, la composizione dei consigli e la designazione e nomina dei componenti del consiglio e l’elezione dei membri di giunta delle Camere di Commercio.
Le disposizioni dettate dai due decreti si applicano decorsi sessanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei regolamenti stessi.
Con il D.M. 4 agosto 2011, n. 155 sono stati definiti i criteri generali per la ripartizione dei consiglieri sulla base della classificazione ISTAT delle attività economiche e tenuto conto del numero delle imprese, dell'indice di occupazione e del valore aggiunto di ogni settore nonche' dell'ammontare del diritto annuale versato ad ogni singola Camera di Commercio dalle imprese di ogni settore.
Con il D.M. 4 agosto 2011, n. 156 sono stati definiti i tempi, i criteri e le modalità relativi alla procedura di designazione dei componenti il consiglio, nonche' all'elezione dei componenti della giunta.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Nota del 4 ottobre 2011, Prot. 0183847, ha successivamente fornito le prime indicazioni in merito all’applicazione delle nuove disposizioni dettate dai due decreti. 
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo dei due decreti con i relativi allegati e della successiva nota ministeriale, clicca QUI.
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Camere di Commercio: 18 - 24 OTTOBRE - Al via la Settimana Nazionale della Conciliazione
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Dal 18 al 24 ottobre 2010 si rinnova l'ormai consueto appuntamento con la Settimana della Conciliazione, giunta alla VIIª Edizione.
Aderendo all’iniziativa di Unioncamere, tutte le Camere di Commercio organizzeranno una serie di iniziative con l’obiettivo di diffondere e di sensibilizzare sempre più sull’uso degli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria nelle controversie commerciali tra imprese e consumatori.
Sarà anche una importante occasione per far conoscere le novità introdotte dal D. Lgs. n. 28 del 4 marzo 2010.
Durante tutta la settimana le domande presentate all'ufficio conciliazione delle Camere di Commercio saranno gratuite.
Con il Servizio di Conciliazione delle Camere di Commercio è possibile risolvere, nel modo più semplice, rapido ed economico, una lite tra due imprese o tra un’impresa e un consumatore attraverso l’aiuto del conciliatore: una figura super partes che ha il compito di facilitare il dialogo e di trovare tra le parti una soluzione amichevole, soddisfacente e condivisa.
Ti invitiamo ad andare presso la tua Camera di Commercio per scoprire i vantaggi di questo servizio.
. Se vuoi approfondire l’argomento della conciliazione e dell’arbitrato, clicca QUI.
. Se vuoi visitare il sito LA CONCILIAZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO, clicca QUI.
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